Minori e Internet

Lo sappiamo tutti che i bambini e i ragazzi di quest’epoca ne sanno più dei loro genitori in quanto a tecnologia

Questo non vuol dire però che ne conoscano i rischi o ne sappiano sfruttare al massimo le potenzialità.
Quando osservo il loro modo di utilizzare internet mi accorgo sempre di più di quanto invece lo facciano con superficialità e leggerezza, con un eccesso di fiducia verso lo strumento utilizzato.

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I ragazzi inoltre sanno che i genitori hanno poco da insegnare in fatto di internet.

Spesso hanno anche la sensazione che ai genitori non interessi approfondire l’argomento e si sentono liberi da qualsiasi regola. Ma questo permissivismo totale può portare a scontrarsi con una moltitudine di rischi.

Inoltre, la migrazione degli adolescenti dal computer al cellulare rende difficilissimo a mamma e papà quantificare il tempo speso dai figli sui social network. Questo può essere spesso motivo di scontro.
Un buon metodo per evitare che sorga il conflitto può essere il dialogo. Ma perchè la comunicazione sia efficace, bisogna parlare lo stesso linguaggio.

Svolgo incontri di formazione con genitori, insegnanti e operatori sociali sul tema dell’educazione digitale e nuovi media.

Conduco laboratori per bambini e adolescenti, con la finalità di educare ad un uso corretto ed equilibrato sia degli strumenti tecnologici che delle piattaforme di social community. L’obiettivo è responsabilizzare le nuove generazioni ad utilizzare internet per divertirsi senza far danni a se stessi e agli altri.

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IL BULLISMO ONLINE

per comprendere ed affrontare insieme gli attacchi dalla rete

Il rapporto di adolescenti e bambini con gli strumenti digitali è una delle nuove sfide che la famiglia e la scuola si trovano ad affrontare.

 

L’avvento dell’era digitale ha rivoluzionato stimoli e modalità dei ragazzi di oggi, rendendo la realtà che li circonda profondamente diversa da ogni passato e dalle nostre. È cambiata la natura delle loro relazioni, sono mutati i concetti di vicinanza e distanza, il senso di intimità o di separatezza dagli altri. La distinzione tra la vita online e la vita offline sembra molte volte essere minima in un intreccio tanto profondo quanto inedito.

Le attività che i ragazzi svolgono in rete hanno invece conseguenze tutt’altro che virtuali nella vita reale.

Nella sua dimensione online il bullismo diventa cyberbullismo. Si tratta di un fenomeno molto complesso. È simile al bullismo tradizionale nella sua radice di prepotenza e sopraffazione, ma proprio nel suo scorrere online la sostanza cambia forma, rendendolo un fenomeno del quale è difficile stabilire i confini.

L’aggressività declinata online si manifesta senza presenza fisica quindi senza un limite in grado di contenerla.

I ragazzi che ne sono vittime hanno difficoltà nel raccontarsi, di conseguenza per familiari e insegnanti non è così immediato riconoscere il problema.

Colpevolizzare le nuove tecnologie non serve a nulla. Serve conoscerle ed essere informati sulle opportunità e anche sui rischi e le insidie della rete. Sviluppare maggiore consapevolezza e maggior spirito critico.

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