Dialogo nel buio è una mostra-percorso multisensoriale dove i grandi e piccoli visitatori percorrono un viaggio di 45 minuti in completa sicurezza, ma in totale assenza di luce. L’itinerario prevede un’ampia gamma di situazioni di vita quotidiana nelle quali si impara un altro modo di vedere. Non si usano gli occhi, ma i sensi del tatto, dell’olfatto, dell’udito e del gusto. Guide non vedenti, ottimamente formate, accompagnano i visitatori nella vita di tutti i giorni, facendogli vivere situazioni reali come prendere l’autobus, attraversare la strada, ordinare al bar, fare la spesa, cucinare e molto altro ancora.

MA I BAMBINI AVRANNO PAURA DEL BUIO?

Sono andata a dialogo nel buio personalmente e ho avuto l’occasione di dialogare con la guida assegnatami per percorrere l’itinerario. Le mie domande erano mirate sul modo di vivere l’esperienza al buio da parte dei piccoli visitatori: “i bambini si abituano a muoversi nell’oscurità molto facilmente, si divertono tantissimo, spesso sono loro ad aiutare i genitori ad orientarsi prendendoli per mano. Raramente ho sentito bambini piangere e rifiutarsi di proseguire.” L’età minima per poter entrare è a partire dai 5 anni, ma c’è molta disponibilità anche ad accogliere famiglie con bambini di età inferiore a quella richiesta.

COME PREPARARE I BAMBINI PER FARGLI VIVERE SERENAMENTE L’ESPERIENZA DEL BUIO?

Per far sì che i bambini vivano al meglio l’esperienza completamente al buio, un buon modo è quello di parlarne con loro, spiegandogli anticipatamente che il percorso sarà privo di luce e che saranno guidati da una persona non vedente che in qualche modo ci vede molto più di loro! La curiosità è sempre una buona alleata per stimolare l’immaginazione dei bambini. Se i vostri piccoli hanno paura del buio questa potrebbe essere una buona esperienza per aiutarli a capire che il buio può essere anche un amico e che al buio ci si può anche divertire!
Una tappa del percorso prevede anche una sosta al bar, un momento davvero particolare dove con i propri soldini i piccoli possono ordinare quello che vogliono e gustarselo al bancone in compagnia dei genitori e degli altri partecipanti. Date loro qualche monetina prima di entrare, aspetteranno il momento di poterle spendere e rimarranno esterrefatti di aver gustato la loro bibita preferita completamente al buio!
Una volta terminata la visita date vita alle loro parole, fatevi raccontare le loro impressioni, chiedetegli quali sono le sensazioni che hanno provato, qual è stata la cosa che più li ha divertiti o quella in cui hanno avuto più difficoltà. Ogni occasione è buona per insegnare ai bambini a tirar fuori le loro emozioni!

PERCHE’ PORTARE I BAMBINI A DIALOGARE CON IL BUIO?

Dialogo nel buio rappresenta una risorsa educativa inesauribile, portatrice di valori che in questo percorso multisensoriale si possono introiettare in un modo tutto nuovo. Sperimentare l’impossibilità ad usare la vista, permette di stimolare e conoscere un po’ di più gli altri quattro sensi, di imparare a muoversi in un contesto diverso dal solito, e di avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo. Inoltre conoscere il modo di vivere dei non vedenti, contribuisce a rafforzare nei bambini il riconoscimento del valore e l’importanza del rispetto della differenza.

L’incontro con l’altro non ha bisogno di luce, chiudere gli occhi per aprirli in modo nuovo aiuta a percorrere le strade della vita come fosse un viaggio dentro se stessi.

Consiglio questa esperienza a tutti voi
. Per avere tutte le informazioni che vi occorrono visitate il sito http://www.dialogonelbuio.genova.it/

Se avete domande, non esitate a scrivermi!

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© 2015 Erica Petrucciani, pedagogista a Pistoia.
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