Sempre più negli ultimi anni, la cosiddetta famiglia tradizionale sta lasciando il posto alle nuove famiglie allargate: nuclei familiari che si costituiscono a seguito di separazioni e divorzi. Al centro di questi nuovi nuclei familiari ci sono i bambini.
I bambini hanno bisogno di legami affettivi stabili
Procedere per gradi è importante per abituarsi al cambiamento, necessari sono la comunicazione e l’attenzione ai sentimenti. E’ indubbio che l’equilibrio emotivo degli adulti sia in primis uno degli aspetti più importanti per rassicurare e accompagnare i figli in questo momento delicato della loro vita.
Ma non tutti i “grandi” hanno gli strumenti per affrontare le difficoltà legate alla separazione e alla costituzione di nuove famiglie.
Al genitore è richiesto di fare un importante lavoro su di sè, di mettersi in viaggio trasformando il suo cammino in “capacità di riflessione” e cercando di mettere al primo posto la tutela del figlio. L’accettazione del cambiamento consente di ritrovare e rinnovare se stessi e di superare le sofferenze e le difficoltà.
“Genitori per sempre” deve essere il motto, anche nella famiglia allargata
E genitori per sempre significa mantenere dignità e rispetto, anche quando si entra nel ruolo di ex moglie o ex marito. E’ dall’ascolto delle proprie emozioni che inizia il duro lavoro interiore. Se genitori separati sapranno tollerare ed elaborare la fine del rapporto di coppia deponendo le armi, aiuteranno i loro figli ad avere maggiori capacità di adattamento e li aiuteranno ad imparare a gestire i distacchi emotivi in modo costruttivo.
La creazione di una seconda famiglia è un momento delicato in quanto si deve dare un nuovo significato a quelli che sono i ruoli della nuova figura che va a completare la famiglia allargata. E’ necessario che nel ricostituire una famiglia si proceda con calma, senza sottovalutare i segnali di eventuali problemi, ma senza neppure arrendersi davanti ai primi ostacoli.
In questa fase è importante monitorare i comportamenti dei bambini cercando comunque di farsi trovare sempre disponibili ad un confronto, evitando di censurare a priori quelle che potrebbero essere le reazioni di rifiuto. E’ importante spiegare cosa succede per aiutarli ad elaborare quanto stanno vivendo. Non dimentichiamoci che i bambini non hanno esperienza del mondo come gli adulti e che hanno sempre bisogno di punti di riferimento che spieghino loro come vanno le cose. Se manca questo aspetto, il rischio è che crescano nella confusione.
Si tratta infatti di cambiamenti radicali che passano attraverso la paura dell’abbandono, della mancanza di attenzioni adeguate, della rabbia per un qualcosa che più che essere stato scelto, si è subito. E’ allora centrale da parte degli adulti provare a spiegare attraverso il dialogo e non tirarsi indietro di fronte a comportamenti accusatori, a chiusure o reazioni preoccupanti da parte dei figli.
Dopo l’inevitabile momento di crisi, ripensare ai nuovi rapporti che si creano e al recupero dei rapporti precedenti come un tutt’uno, può essere veramente la mossa vincente per non trasformare la rottura familiare in dramma. Provate a pensare alla separazione e alla ricomposizione di una famiglia allargata come un’occasione e non un fallimento. Ciò che conta è l’approccio verso le situazioni, è accompagnare i figli in modo positivo, mostrando che le crisi possono essere affrontate e aiutandoli ad acquisire la consapevolezza che nel dialogo si possono trovare molte risposte.
Ascoltate i vostri figli col cuore perchè è nell’accoglienza delle esigenze dell’altro che è possibile trovare le soluzioni ai problemi.
Fonte: Benini E., Malombra C., Malombra G., Le fiabe per la famiglia allargata. Un aiuto per grandi e piccini. Milano, Franco Angeli, 2015.